pagina 6 - Edizione straordinaria - Supplemento ASIS news Anno IV numero 21 - 15 dicembre 2005

micali
Dalla teoria alla pratica
BRAILLENET: PROVA DI STAMPA
Una confessione con alle spalle tanto studio

Il percorso della storia dell'Uomo fiorisce nella notte dei tempi quale espressione spontanea e bisogno dell'umanità. La fantastica avventura della comunicazione fu espressa in codici limitati: dai graffiti ai pittogrammi, dai logogrammi ai papiri, dalla xilografia ai caratteri di argilla, dalle scritture sillabiche ai caratteri mobili in terracotta. Poi fu la volta di Gutenberg che costruì i caratteri mobili, incisi su legno e poi fusi nel piombo, che chiuse in un telaio di metallo.

È su questo telaio che si evolve il processo della comunicazione. I codici seguono la stessa sorte: dai segnali di fumo e dai tamburi alla comunicazione marinara con bandiere, dal codice Morse al Braille per la lettura dei ciechi, dal telegrafo al telefono e al cellulare, dalla radio alla televisione, dal computer ad internet e dal web all'ASCII art, alla crittografia, ai codici a barre. Il tutto sempre racchiuso nelle coordinate del telaio di Gutenberg.

Lo scheletro del codice Braille è formato da un telaio che racchiude sei celle che contengono un grosso punto, quasi come la sezione aurea descritta da Vitruvio nel "De Architectura" e illustrata da Leonardo da Vinci "L’Uomo" dove emergono lo studio delle proporzioni umane.

Dopo sei anni di studio sull'accessibilità del web per i non vedenti, nel dormiveglia di un pomeriggio del luglio dello scorso anno mi svegliai di colpo, accesi il computer e cominciai a programmare in html un telaio formato da sei celle "tag < TABLE >". Nel primo sonno avevo ripercorso tutte le tappe dell'evoluzione della comunicazione umana e, in pochi minuti, utilizzando il pallino nero "•" della tastiera, che in html equivale al comando "& #149;", riuscii a comporre in puro testo il codice Braille.

Non possedendo una stampante Braille e trovando molte difficoltà per entrare in contatto con qualche stamperia, non mi è stato possibile in su le prime sperimentare il risultato.

Il 26 gennaio 2005, invitato dal professor Gaetano Tortorella, delegato del Rettore dell'Università degli Studi di Messina per il Coordinamento, Monitoraggio e Supporto di tutte le iniziative concernenti l'integrazione sociale dei diritti delle persone disabili, nei locali dell'Ausilioteca d’Ateneo, alla presenza del professor Angelo Mirabelli, della dottoressa Melania Familiari e del Signor Alberto Pagano è stato stampato il primo foglio del codice Braille, direttamente dal web, con il sistema "BRAILLEnet".

L'emozione si è incrociata fra i presenti, non è più un sogno di un pomeriggio d'estate.

Mi affrettai a dare la notizia al mio direttore, accolta con entusiasmo ed orgoglio consegnandogli la prima copia. Da quel momento BRAILLEnet ha superato la barriera della stampa consentendo "la pari opportunità".

Compresi che BRAILLEnet è entrato nella storia. Ha ragione Voltaire quando afferma: “la vera storia è quella dei costumi, delle leggi, delle arti e dei progressi dello spirito umano”.

Grazie.

Giuseppe Micali


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